Carissimi socie e soci,

Eccoci qui nuovamente, dopo i recenti cambiamenti logistici che hanno interessato la nostra sede operativa nella Marina Fiera di Genova e ci hanno tenuto occupati in questi mesi, per informarvi di una importante iniziativa, di cui abbiamo appena ricevuto notizia dal Comitato Regionale CONI Liguria.
Cito dal messaggio originale:

[…] L’Assessore allo Sport di Regione Liguria, Avvocato Simona Ferro, ha voluto fortemente la riapertura del Bando “Dote Sport” per poter aiutare un maggior numero di soggetti.
Il contributo è rivolto alle famiglie in particolari condizioni di disagio economico residenti in Liguria e con figli di età compresa fra i 5 e i 17 anni che hanno diritto a richiedere un ristoro delle spese relative all’iscrizione e/o frequenza ad attività sportive per un importo massimo di euro 200,00.
Il bando, sempre gestito da Filse, avrà durata a partire da lunedì 9 maggio sino a venerdì 17 giugno 2022 e sarà rivolto alle famiglie con ISEE non superiore a € 20.000,00.

Per maggiori informazioni visitate il sito di FILSE al seguente link:
https://www.filse.it/servizi/agevolazioni/publiccompetition/233-avviso-pubblico-rivolto-alle-famiglie-residenti-in-liguria-per-contributi-finalizzati-allo-svolgimento-di-attività-sportive-dei-figli-minori-in-liguria-seconda-edizione.html?view=publiccompetition&id=233:avviso-pubblico-rivolto-alle-famiglie-residenti-in-liguria-per-contributi-finalizzati-allo-svolgimento-di-attività-sportive-dei-figli-minori-in-liguria-seconda-edizione

Ritengo si tratti di una bella iniziativa e che il contributo possa favorire la pratica del nostro sport preferito – imparare e continuare a immergersi nel nostro mare – da parte di molti ragazzi, soprattutto dopo questi 2 anni passati tra lunghe fasi di isolamento e alienazione.

Verificate se potete accedere al beneficio!

Un caro saluto
Il vostro presidente

Ciao a tutti!
Vi propongo l’articolo di Marco Daturi pubblicato sul sito scubaportal.it
Anche su questo argomento si possono fare un po di riflessioni…

Buona lettura!

Più di 200 incidenti subacquei del 2018

Come spesso accade in caso di incidenti si leggono su alcuni media tradizionali notizie che tendono a ricercare lo scoop più che ad analizzare oggettivamente i fatti. Di fatto di pochissimi incidenti fatali si hanno notizie complete per poter approfondire l’argomento e anche nella nostra community ci si limita per lo più ad esprimere le condoglianze a parenti e amici della vittima. Dietro al rispetto per queste tragedie ci sono però spesso situazioni che probabilmente potrebbero insegnare qualcosa ad altri, per evitare la stessa situazione.

E’ giusto parlare degli incidenti subacquei?

Credo che sia sempre utile farlo quando si ha qualcosa da dire altrimenti è sempre meglio leggere e meditare. Non è necessario conoscere le vittime dell’incidente ma bastano le casistiche, le dinamiche, per poter avere dei casi di studio.

Un lavoro interessante è stato recentemente pubblicato dal BSAC, The British Sub-Aqua Club che ha riportato e analizzato oltre 200 incidenti accaduti in Inghilterra (link). Nell’analisi sono presenti incidenti di tutti i tipi, da casuali non gravi a fatali, legati a problemi dell’attrezzatura piuttosto che di risalita o tecnica.

incidenti-sub

Un esempio di incidente registrato a settembre 2018

Una sub si stava immergendo con altri 2 compagni. Durante la risalita da 9 m gli altri due sub si sono accorti della sua assenza. Dopo una breve ricerca hanno trovato la sub e l’hanno riportata in superficie dove le hanno gonfiato il gav e la stagna. Cominciata la respirazione hanno chiamato i soccorsi che le hanno somministrato ossigeno e l’hanno portata in ospedale. La subacquea non ce l’ha fatta.

Alcune informazioni emerse sugli ultimi incidenti subacquei riportati

Il primo elemento da considerare è la profondità delle immersioni: il maggior numero di incidenti è stato registrato in superficie e solo una quantità marginale oltre i 40 metri di profondità. Le cause di questi incidenti in superficie sono stati problemi già presenti fuori dall’acqua, barche o sub dispersi.

Alcuni dati sugli ultimi incidenti subacquei mortali?

  • L’età media dei sub coinvolti nel 2018 è di 56 anni (3 avevano più di 70 anni)
  • In 15 casi i sub hanno perso conoscenza sott’acqua
  • In un paio di casi le vittime avevano una condizione sanitaria non idonea alle immersioni.

In 5 casi i sub erano in immersione da soli mentre in 6 casi si sono persi durante l’immersione.

Quali sono state cause relative ad problemi di risalita troppo rapida?

Nell’82% panico, 73% mancanza di controllo dell’assetto, 36% problemi con l’attrezzatura, 27%  fine dell’aria/gas, 17% problemi di pesata

Fonte: scubaportal.it
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